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fico d'india

Tappeto in seta

tecnica mista pibiones e litzos

dimensioni: 165 x 200 e 165 x 240

 

Tappeto in lana

tecnica mista pibiones e litzos

dimensioni: 165 x 200 e 165 x 240

 

Tappeto realizzato da

Mariantonia Urru (Samugheo)

 

Cactus è un progetto di design contemporaneo che mira all'innovazione ispirandosi ai tessuti tradizionali di Samugheo.

Cactus è un gioco di contrasti, è un progetto dinamico e spaziale basato sul concetto di limite che mette a confronto la tradizione, l’innovazione, l’artigianato e il design nello spazio contemporaneo.

 

Il tappeto.

Il tappeto, elaborato con il telaio e con le tecniche tradizionali della tessitura Samughese, riproduce in maniera astratta un’icona dei paesaggi della Sardegna: i campi tracciati dalle siepi di fico d’india che si slanciano e si estendono sul manto di terra delle campagne attraverso trame selvagge e pungenti.

Superando le griglie geometriche, la composizione del tappeto si propone come un racconto da leggere, incentrato sulla linea che limita due mondi: il mondo privato o mondo dell'osservatore che troviamo da "questa" parte della siepe e il resto del mondo, ovvero quel che c'è dall'altra parte. Il dialogo fra i due mondi non è solo spaziale, ma fa allusione alle sensazioni che provoca il contrasto fra l'asprezza delle spine del fico e la morbidezza del materiale col quale è realizzato il tappeto: la seta. E' un richiamo a valutare la comodità del proprio mondo, il luogo intimo e l'apertura verso quello che c'è altrove, ma allo stesso tempo è un invito ad oltrepassare i propri territori.

La siepe formata dalla disposizione lineare delle foglie di fico d’india raffigura il concetto di limite, di barriera impenetrabile ma che pur essendo spinosa lascia trapassare lo sguardo e vedere dall'altra parte.

Oltre la barriera c’è l’stesura del paesaggio, del quale si percepiscono alcuni frammenti che tendono ad allontanarsi e fondersi nell'orizzonte.

Il dialogo fra il i due lati della composizione, due dimensioni contrastanti, mette in evidenza ciò che sta vicino e lascia intravedere ciò che sta lontano, dando così protagonismo all'immagine in primo piano: le foglie di fico d'india. La loro forma è disegnata da linee bianche e nere che si incrociano in un gioco cinetico. Sul tessuto, attraverso le trame ed i contrasti di colore, luogo privato e paesaggio si fondono

attraverso linee che sbordano il limite, facendo emergere le foglie di fico d’india, come da un’immagine cinetica.

 

Il materiale e la luce.

L’innovazione è data dall’uso della seta nel tappeto tradizionale. Un materiale nuovo lavorato con le tecniche tradizionali pibiones e litzos. In questo modo, il filo grosso di seta attraversa l’ordito del tappeto creando zone più o meno dense che al contatto con la luce, la riflettono creando interessanti effetti di luminosità.

 

Sollevare il tappeto dal suo piano tradizionale.

La seduta cactus nasce dalla ricerca di un approccio innovativo all’uso classico del tappeto, trattando in maniera tridimensionale un oggetto di origine piana, proponendo un contatto diverso fra il tappeto e lo spazio architettonico e fra il tappetto e il corpo umano. La proposta è quella staccare il tappeto dalla superficie piana sulla quale si poggia e di lasciarlo sospeso in aria. Il tappeto acquisisce tridimensionalità in modo di accogliere il corpo in una comoda seduta. La seduta, sagomata appositamente e tessuta anche questa sul telaio in tecnica pibiones, è retta da una struttura reticolare inscritta in una mezza cupola geodetica. Il reticolo lascia passare lo sguardo da una parte all'altra, proprio allo scopo di evidenziare la

sospensione del tappeto ed il suo distacco dal pavimento.

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